Esercitazione 6_Giangiacomo D'Ardia

Giorgia Cetra, Alessia Baroni

 GIANGIACOMO D’ARDIA


Giangiacomo D'Ardia è un architetto italiano nato a Roma nel 1940, noto per il suo contributo nel campo della progettazione architettonica e urbana.

Si è laureato in Architettura nel 1969 sotto la guida di Ludovico Quaroni e ha avviato la sua carriera accademica presso l'Università di Roma "La Sapienza". 

Successivamente, ha insegnato alla Facoltà di Architettura di Pescara dal 1989 al 2009  e al Politecnico di Milano dal 2010 al 2017, ricoprendo ruoli di prestigio come direttore di dipartimenti accademici legati all'architettura e al design. Ha tenuto numerose lezioni e conferenze presso le Università di Waterloo, Cornell University, Cordoba, Buenos Aires, Montevideo, Lubiana.

D'Ardia si è distinto per il suo approccio critico e sperimentale all’architettura, esplorando tematiche come la composizione urbana e l’architettura dei grandi complessi. È stato direttore del Dipartimento di Architettura e Urbanistica e del Dipartimento di Industrial Design a Pescara, dove ha anche diretto la collana di pubblicazioni "Ossimori", che si focalizzava su questioni architettoniche contemporanee. La sua carriera è caratterizzata da una continua ricerca di equilibrio tra sperimentazione architettonica e applicazione pratica, unendo teoria e progettazione con un forte impegno critico.


Giangiacomo D’Ardia ha progettato numerose opere di architettura e urbanistica di rilievo durante la sua carriera. Tra i suoi progetti più importanti ci sono:


  • Chiesa di San Ambrogio ad Urbem (Milano, 1989-1997)

Questo progetto rappresenta uno dei lavori più importanti di D’Ardia, vincitore del concorso "Tre chiese per il 2000", indetto dalla Diocesi di Milano. La chiesa, situata nel quartiere Gallaratese, è caratterizzata da una struttura massiccia in cemento armato rivestita in pietra, con una copertura a forma di "carena ribassata rovesciata" sospesa sopra l'edificio grazie a un sistema di profilati in acciaio. Lo spazio interno è sobrio e luminoso, grazie a vetrate che permettono alla luce naturale di filtrare, creando un’atmosfera di raccoglimento. La chiesa si distingue per la sua semplicità e l’uso di pochi materiali, conferendo all'edificio una forte austerità e solidità. Oltre all’aula principale, l’edificio comprende cappelle laterali e un battistero con una pianta autonoma. Purtroppo, alcune parti del progetto, come il campanile, non furono realizzate per mancanza di fondi.

 


  • Piano regolatore di Urbanistica e Paesaggistica costiera

D'Ardia ha partecipato alla pianificazione urbanistica di ampie aree, con un'attenzione particolare alla gestione e alla protezione del paesaggio costiero, un tema centrale nella sua ricerca accademica e progettuale.

 

  • Museo di Arte Contemporanea a Cà Venier dei Leoni (Venezia)

Questo progetto, rappresentava un intervento architettonico rilevante per un museo d’arte contemporanea, inserito in un contesto storico come Venezia. Sviluppato insieme alle colleghe Ariella Zattera e Teresita D’Agostino, gli ha permesso di vincere il Leone di Pietra nel 1985, un premio assegnato nell'ambito della Biennale di Venezia​.  

 



Nel corso della sua carriera, i lavori di D’Ardia sono stati esposti in prestigiose mostre internazionali, come le Biennali di Venezia (1980, 1985, 1990, 1992, 1994, 2002) e la Triennale di Milano, dimostrando un ampio riconoscimento per il suo contributo alla ricerca architettonica. I suoi disegni fanno parte di collezioni permanenti di importanti istituzioni come il Centre Pompidou di Parigi e il DAM di Francoforte.

DOMANDE

  1. "Lei ha insegnato in diverse università italiane e internazionali. Come il suo lavoro accademico ha influenzato il suo approccio alla progettazione architettonica? Ha qualche consiglio per gli studenti di architettura che vogliono bilanciare la teoria con la pratica?"
  2. "C’è un progetto esposto che ritiene essere stato particolarmente innovativo o sottovalutato al momento della sua realizzazione?"






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